Se nel 1981 mi fossi presentato nell’ufficio di un editore con la proposta di un romanzo di fantascienza ambientato nel 2011 e in quella proposta ci fosse stata una normale descrizione del nostro mondo d’oggi, mi avrebbero detto che era impossibile, che quello descritto era un mondo ridicolo.
(…) Di recente ci hanno raccontato il futuro Jacques Attali (Breve storia del futuro, Fazi), Marc Augé (Futuro, Bollati Boringhieri) e Edgar Morin (La via. Per l’avvenire dell’umanità, Raffaello Cortina).